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Auto scatto |
Contattai
15 uomini, 7 dei quali non facevano proprio per me già per telefono, altri 3 li
eliminai perché erano sposati e onestamente non mi andava di fare pure la
rovina famiglie, 5 li incontrai in un bar per conoscerli meglio, ma alla fine
nulla di fatto, nessuno di loro fece scattare in me qualche sensazione particolare,
nessuno aveva le caratteristiche che cerco in un uomo, 2 di loro si rivelarono
anche un po’ strani e le foto che avevano mandato via mail saranno state almeno
di 10 anni prima.
Marcello
tutte le volte che dovevo andare ad incontrare qualcuno si eccitava come mai lo
avevo visto eccitato prima, diventava servizievole, mi aiutava a scegliere i
vestiti, la biancheria, mi lavava insaponandomi tutta e sciacquandomi, mi
pettinava, mi truccava, diventava il mio servo ricoprendomi di attenzioni e
devo dire che la cosa non mi dispiaceva affatto.
Tutte
le volte che rientravo a casa lui era lì che mi aspettava come un cagnolino
aspetta la sua padrona e subito mi chiedeva se questa volta era quello giusto e
ogni volta che gli rispondevo “no” lui ci rimaneva male e immediatamente la sua
eccitazione scemava.
Passavano
le settimane alla ricerca del Bull e Marcello mi parlava sempre più spesso
delle sue fantasie, mi diceva che le sue fantasie aumentavano ogni giorno di
più e quasi tutte le sere mi chiedeva di raccontargli cosa avrei fatto con il
mio Bull, cosa avremmo fatto fare a lui, come lo avremmo umiliato e intanto lui
mi leccava “tutta”.
Una
sera la mia amica Stefania mi chiamò al cellulare chiedendomi se quella sera mi
andava di uscire un po’ con lei per parlare e stare un po’ insieme, io le dissi
che non cera alcun problema e verso le 20.00 ci incontrammo in un pub al
centro, subito Stefania mi chiese come era andato l’appuntamento tra me e
Marcello, così le raccontai tutto, le raccontai della cena, della confessione
di Marcello e le raccontai anche che avevo fatto qualche foto “particolare” e
che l’avevo messa su alcuni siti di annunci per cercare un Bull, le raccontai
anche dei 15 uomini contattati e di come erano, delle impressioni che avevo
avuto, Stefania disse che lei non lo avrebbe mai cercato su internet, avrebbe
preferito uscire, incontrare qualcuno in discoteca o in palestra, conoscerlo
bene e poi…
Effettivamente
sapevo che Stefania aveva ragione e anche per me piuttosto che cercare un uomo
su internet sarebbe stato meglio conoscere qualcuno di persona, qualcuno che a
pelle mi avesse subito trasmesso qualche sensazione positiva con il quale
approfondire poi la conoscenza, frequentarsi
eee…
Poi
così di punto in bianco Stefania mi disse: “sai, io sto frequentando uno, si
chiama Massimo, ha 38 anni è bello, affascinante, molto dotato, pieno di soldi,
a letto è bravissimo ed è un vero porco, dura un casino, anche due ore di fila,
senza sosta, un vero pervertito, ha un carattere molto forte, da Padrone direi,
non ha peli sulla lingua e avvolte è un po’ prepotente, arrogante, spaccone e
maleducato, è un tipo pieno di se ma è anche molto eccitante, molto maschio,
direi un vero maschio”, io le risposi che ero molto contenta per lei e che se
le piaceva era giusto che lo frequentasse, lei allora mi chiese: “ti piacerebbe
conoscerlo?” io li per li non capii a cosa stesse pensando Stefania così le
risposi con leggerezza che mi avrebbe fatto piacere conoscerlo, lei allora mi
disse che l’indomani avrebbe incontrato Massimo in un bar per pranzare insieme
e mi chiese se volevo unirmi a loro, io senza pensarci troppo le risposi di si.
L’indomani
io e Stefania ci incontrammo alle 11.30 in un bar del centro vicino al negozio
in cui lavoro, a Marcello non avevo detto nulla perché comunque non avevo
pensato a quell’incontro come ad un incontro che mi riguardasse, per me stavo
semplicemente andando a conoscere il fidanzato della mia migliore amica, per di
più a pausa pranzo, quindi proprio nulla di particolare o di strano.
Io
e Stefania ci sedemmo e ordinammo da bere nell’attesa di Massimo, passarono 20
minuti circa e finalmente Massimo arrivò, io rimasi senza fiato, come aveva
detto Stefania era proprio un gran bel ragazzo, belle spalle, bel sedere, bei
pettorali e a giudicare dal pacco che si vedeva nei pantaloni doveva pure
essere molto dotato, si sedette con noi, tra lei e me e Stefania ci presentò
facendo un sorrisino di intesa a Massimo, lui si dimostrò subito simpatico e
molto estroverso e anche abbastanza spaccone, diciamo che era perfettamente
consapevole di essere un bel ragazzo e mostrava tranquillamente tutta la sua
sicurezza, il suo odore era molto buono e suscitò in me dei brividi che mi
attraversarono tutto il corpo, insomma mi accorsi in pochi minuti che Massimo
mi piaceva molto, era magnetico, ipnotico, parlammo un po’ mentre mangiavamo dei toast e Massimo quasi
subito mi disse: “ho saputo che sei fidanzata da 8 anni” io risposi: “ah Stefy
ti ha già detto tutto?” e lui sorridendo rispose: “si Stefy mi ha raccontato
del tuo fidanzato”, io sorridendo a mia volta dissi a Massimo: “a si?, cosa ti
ha raccontato esattamente Stefy?” e lui: “beh mi ha raccontato che non è molto
dotato e che non è proprio uno stallone” sempre sorridendo dissi a Stefy: “aaa
bravaaa, gli hai raccontato tutto e pensare che credevo che con te i miei
segreti fossero al sicuro”, lei ridendo mi rispose: “non gli ho raccontato
proprio tutto, ho tralasciato qualche cosa così poi il resto potrai dirglielo
tu, e poi se gli ho raccontato qualche cosa l’ho fatto solo per te”, appena
Stefania finì la frase Massimo mise una mano sul mio ginocchio, io non dissi
nulla pensando che se avessi detto qualche cosa avrei fatto scoppiare un
casino, non avevo ancora capito nulla quindi preferii stare zitta e spostare la
mano di Massimo con discrezione, Stefania intanto mi guardava negli occhi e io
davvero non sapevo che fare, ma poi mentre stavo per spostare la mano di
Massimo dal mio ginocchio Stefania si alzò e si mise seduta alla mia destra, mi
ritrovai al centro con Massimo alla mia sinistra e Stefy alla mia destra, poi
anche Stefy mi mise la mano sull’altro ginocchio e mi sorrise, li finalmente
capii che erano d’accordo, così Massimo dal ginocchio salì con la mano verso
l’interno coscia e io imbambolata dalla situazione surreale lo lasciai fare,
arrivò lì, avevo la gonna e sentivo quella sua mano calda tra le mie intimità,
continuai a lasciarlo fare, in quel momento ero troppo eccitata, non riuscivo a
muovermi, non riuscivo a parlare ero completamente in balia di Stefania e Massimo
che in quel momento avrebbe potuto farmi qualsiasi cosa, Stefania mi prese un
mano mentre Massimo iniziò delicatamente a baciarmi e a leccarmi sul collo, poi
sulla mascella, la guancia e poi mi baciò in bocca infilandomi la lingua in
gola, in un attimo mi ritrovai a baciarlo senza ritegno, le nostre lingue si
intrecciavano freneticamente in modo direi quasi osceno, Stefania intanto
sorrideva e continuava a tenermi la mano stringendomela, dopo qualche minuto di
baci appassionati e di palpate Massimo smise improvvisamente di baciarmi, tolse
la mano dalla mia farfallina e mi disse: “Sabrina, è stato un piacere averti
conosciuta, ora purtroppo devo scappare, ci incontriamo presto comunque” e mi
strizzo l’occhio, poi disse rivolgendosi a Stefania: “organizza tu ci sentiamo
domani, ciao”.
Mi
risvegliai improvvisamente dall’imbambolamento guardando Stefania fissa negli
occhi, era come se non ci avessi capito nulla, un vero e proprio shock, dissi a
Stefania con tono incredulo: “ma siete impazziti tu e Massimo?” Stefania
sorrise e mi chiese il perché pensavo che fossero pazzi, io le risposi che
quello che era appena successo non era normale, insomma uno ti conosce, parla
con te e dopo 15 minuti già ti bacia e ti tocca ovunque, Stefania prima fece
una battutina dicendomi: “tu però non ti sei opposta!!!” poi mi disse che lei e
Massimo avevano parlato di me dopo aver fatto sesso, Stefania gli aveva parlato
della mia situazione sessuale e della mia relazione con Marcello e poi aveva
detto a Massimo che le sarebbe piaciuto coinvolgermi nei loro giochi sessuali,
Massimo allora gli chiese la mia descrizione e se ci sarei stata, Stefania gli fece
una accurata descrizione di me sia caratteriale che fisica e alla fine aggiunse
che secondo lei, conoscendomi, potevano
esserci buone possibilità che io ci stessi, poi chiese a Massimo di provare e
lui accettò.
Alla fine della sua
spiegazione mi chiese sempre sorridendo e con la faccina da cagnolina bastonata:
“ho fatto male?” io la guardai e le feci un’espressione seccata, poi le feci un
grande sorriso, le risposi che non aveva fatto male, la abbracciai e ci demmo
un sacco di bacini.
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