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Questa non sono io, è solo una immagine del costume che indossavo quel giorno. |
Smisi immediatamente di chattare con le mie amiche e mi fiondai in camera
da letto a scegliere i vestiti da mare, il costume, gli occhiali, la borsa e
tutto l’occorrente.
Alla fine scelsi; un costume da bagno 2 pezzi, per i miei amici feticisti
scrivo la marca, non volendo esagerare e sembrare troppo spudorata o sguaiata
scelsi un Bikini Brasiliano “Rio de Sol Preto nero con lacci”, un pareo in
tulle viola chiaro e trasparente, dei sandali da spiaggia dorati e
orientaleggianti della “Victoria’s Secret Collection”, cavigliera rigorosamente
sulla caviglia destra, bracciali a Loop o per chi non capisce a cerchio
semplici dorati su entrambi i polsi, orecchini a Loop semplici e grandi uguali
ai bracciali, una collanina con un ciondolo a cuoricino che strategicamente
finiva tra i seni, vari anelli e ovviamente l’anello di fidanzamento che mi ha
regalato Marcello e l’immancabile catenina da mettere intorno alla vita, avevo
poi deciso che mi sarei truccata in maniera molto leggera tranne le labbra
sulle quali avrei messo un rossetto rosa chiaro e un lucida labbra permanente,
ovvero resistente all’acqua e ai baci o alle succhiate, in oltre avrei spalmato
su tutto il corpo un Burro, si chiama “Atmosfera tropicale” è alla Papaya fa parte della linea “Fruit
Emotions di Greenland” lo consiglio vivamente a tutte. Dopo
aver scelto cosa mettere feci un bagno in vasca, ceretta sulle gambe, crema
depilatoria per le ascelle, taglio dei peli del pube rasati corti e a
triangolino, le grandi labbra non avevano bisogno di attenzioni perché tempo fa
ho fatto l’epilazione laser alle grandi labbra e ai capezzoli dove avvolte
capita cresca qualche peletto, con l’epilazione laser ho risolto il problema
alla radice. Mentre ero in vasca rincasò Marcello,
venne subito in bagno a salutarmi, entrò e mi diede un bacio, si mise seduto su
un angolo della vasca e mi raccontò della sua pesante giornata lavorativa,
chiese a me come era andata la mia giornata, gli dissi che avevo lavorato fino
alle 18.00 visto che quel giorno era il mio turno di giorno corto e poi gli
dissi che mi aveva chiamato Stefania e mi aveva invitata per l’indomani sulla
barca di Massimo, lui cominciò a balbettare e mi disse: “per domani Amore?” io
risposi di si e lui: “ma Amore domani dovevamo andare a pranzo da mia Madre,
ricordi?, lei ha fatto il compleanno 3 giorni fa ma tu eri impegnata con il
lavoro e abbiamo già spostato il festeggiamento a domani” ovviamente io me ne
ero completamente dimenticata e caddi letteralmente dalle nuvole, risposi a
Marcello con tono seccato: “beh non mi interessa, io domani devo andare in
barca con Stefy e Massimo, vacci tu da tua Madre e gli inventi una balla, digli
che non mi sono sentita bene e sono rimasta a casa”, Marcello chinò la testa in
avanti e a bassa voce rispose: “va bene” era visibilmente triste, rassegnato. A quel
punto mi arrabbiai e gli dissi: “ascolta, non permetterti più di fare una scena
simile altrimenti ti mando a quel paese” lui cominciò a dire: “noooo Amoreee,
quale scena?” io risposi: “sembri un cane bastonato, triste con la testa china,
ti ricordo che tutto è cominciato per tuo volere, se non sbaglio sei stato tu a
chiedermi di trovare un uomo, un maschio che mi piacesse da ogni punto di
vista, giusto?, o sbaglio?”, lui mi rispose: “si Amore scusami, hai ragione!” e
io: “si hai ragione, ma intanto a me tocca vedere questa scena struggente, io
non volevo, alla fine dopo 1000 litigi e discussioni mi sono convinta e adesso
che ho trovato uno che mi piace e che stò per realizzare le tue fantasie tu ti
fai vedere così, ma vaaa vaa” lui mortificato mi rispose: “Amore hai ragione,
perdonami, sono un cretino, un deficiente” io continuai dicendogli: “dovresti
essere felice per te e soprattutto per me, eccitato e invece…?” lui mi disse:
“Noooo Amore, sono felice ed eccitatissimo credimi, sono geloso quello si, ma
sono felice sia per me che per te, giuro, mi vedi così solo perché ho avuto una
giornata pesante, capito Amore?, e capito?” io facevo l’offesa e lui mi diede
un bacino cercando di rabbonirmi e di farmi sorridere, qualche altro bacetto e
gli feci capire che lo perdonavo sorridendogli. Subito
dopo Marcello iniziò ad eccitarsi al pensiero che l’indomani sarei andata in
barca con Stefania e Massimo, cominciò a farmi un sacco di domande tipo, cosa
farai?, farai sesso con Massimo?, farete sesso con lui entrambe tu e Stefy?, ad
ogni sua domanda io rispondevo che non prevedevo il futuro e quindi non sapevo
cosa sarebbe successo, poi mi chiese: “ma poi quando torni mi racconterai
tutto?” e io naturalmente gli risposi di si, Marcello mi chiese: “sai già cosa
metterai?” io gli risposi di si e gli dissi di andare in camera da letto a
vedere, lui come un fulmine andò a vedere e poi tornò, rimase in silenzio e io
gli chiesi: “allora?, ti piacciono le cose che ho scelto?” lui eccitatissimo mi
rispose che gli piacevano da morire e che sarei stata un sogno con quel
costume, con il pareo e con tutto il resto, io sorrisi e gli mandai un bacino
col soffio. Dopo il bagno mi dedicai ai capelli
rendendoli liscissimi, sembravano quasi i capelli di una orientale avevo deciso
di farli legati con una coda alta l’indomani, smalto rosa chiaro mani e piedi e
poi io e Marcello cenammo, dopo cena subito a letto, non ero mai andata a letto
così presto in vita mia. Sveglia alle 07.00 immediatamente in
bagno, trucco, acconciatura, protezione per le unghie di mani e piedi, poi
costume, gioielli, borsa e via, una veloce guardata allo specchio e in quel
momento ringraziai Dio per il fatto che da circa un mese prendevo il sole
integrale sul balconcino di casa, comunque Stefania mi fece uno squillo e io
scesi di corsa senza nemmeno salutare Marcello, in macchina c’era solo
Stefania, mi disse che Massimo ci aspettava al porto, anche Stefy era
arrapante, anche lei con un costumino quasi come il mio, bikini brasiliano,
sandali da mare, cavigliera, bracciali, orecchini, anelli, ma a lei mancava
quello di fidanzamento, collanina e catenella intorno alla vita, insomma
eravamo proprio due gran belle fighe armate in quella maniera.
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Io vista sott'acqua... |
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Questa invece sono io sullo Jet Sky |
Sabrina
si abbassò e cominciò a succhiargliela sempre guardandomi negli occhi e lui a
godere come un maiale, ad un tratto lui alzò la testa, mi guardò e mi disse:
“hai visto come mi succhia il cazzo la tua amichetta?, eee?”, io risposi di si
e lui mi chiese godendo: “ti piace?” ancora una volta risposi di si, lui allora
mi spostò il sopra del costume e mi succhiò il capezzolo con forza, io mi
avvicinai per farglielo succhiare meglio e intanto con una mano iniziai
timidamente ad accarezzargli l’addome, lui mi baciò in bocca in modo osceno
praticamente erano delle leccate alla mia lingua, mi abbassai e presi il suo
cazzo durissimo in mano masturbandolo mentre Stefy succhiava, ero troppo
eccitata, non capivo più nulla cosi decisi di succhiare anche io, smisi di
baciarlo e scesi giù insieme a Stefania, fu un momento fantastico, lei mi passò
subito quella cappella enorme, gonfissima, bagnata della sua saliva, io la
presi in bocca e la succhiai con passione e con tanto gusto mentre Stefy
leccava il tronco e le palle, il sapore del cazzo di Massimo era stupendo,
mentre succhiavo lo guardai, era sdraiato come un pashà con i cuscini dietro la
testa e dietro la schiena, il bicchiere di champagne in mano e godeva come
maiale nel fango, in quel momento mi eccitai come mai mi ero eccitata prima,
mentre succhiavo quel cazzo enorme mi venne da pensare che io e Stefy ci
stavamo divertendo un casino, eravamo su una barca splendida, con un maschio
splendido, gli stavamo succhiando il cazzo e lo stavamo facendo godere come un
pazzo con le nostre bocche e i nostri corpi e intanto il mio fidanzato, che
sapeva tutto, proprio in quel momento sarà stato a casa a pensare a me
immaginando quello che stavamo facendo e magari si stava anche masturbando,
pensando a tutta quella situazione mi sentii una vera puttana una puttana con
la p maiuscola, solo in quell’istante capii quanto poteva essere potente la
mente, quanto poteva essere potente un pensiero e questo mi aiutò a capire
meglio cosa intendeva Marcello quando mi diceva che a lui sarebbe bastato
sapermi con un altro per eccitarsi come un pazzo.
Massimo
appena finì di bere il suo champagne posò il bicchiere e mise le sue mani sulle
nostre teste premendole contro il suo cazzo, cominciò ad usarci e a trattarci
da schiave, da puttane, cominciò a divertirsi con le nostre bocche umiliandoci
come fossimo oggetti di piacere, delle specie di bambole realistiche, affondava
tutto il cazzo fino alla gola o mia o di Stefy e premeva la testa verso di sé
con entrambe le mani per affondarne il più possibile, addirittura arrivò a fare
toccare ad entrambe con il naso i peli del suo pube, in certi momenti ci
scopava letteralmente le bocche come fossero delle vagine, altre volte ci
metteva guancia con guancia e infilava il cazzo prima nella mia bocca, lo
usciva e lo infilava in quella di Stefania, lo usciva e di nuovo nella mia
continuando così per 8 o 10 volte, ordinava a me e a Stefania di baciarci con
la lingua ma con in mezzo la sua cappella, si divertiva a premerci la cappella
contro le narici per farci odorare il suo cazzo, ce lo sbatteva in faccia a mo
di schiaffeggio, insomma faceva con noi tutto quello che gli passava per la
testa e noi lo lasciavamo fare. Ad un tratto mentre io e Stefania eravamo
in ginocchio davanti a lui che succhiavamo il suo cazzo fantastico mi prese per
i capelli costringendomi in pratica ad alzarmi, sempre tenendomi i capelli mi
chiese arrapatissimo: “vuoi essere scopata?” io ovviamente gli risposi di si,
lui allora chiese: “vedi la tua amica?, la vedi?” io risposi ancora si e lui
continuò dicendo: “beh la tua amica è la mia schiava, fa qualunque cosa io gli
ordini, si annulla per me, a qualunque ora è sempre disponibile, guarda adesso
ti faccio vedere” le ordinò di smettere di succhiare e di rimanere in ginocchio
e aprire la bocca, fece poi un passo indietro dicendomi: “guarda, adesso…per
esempio ora devo pisciare e non mi va di andare in bagno così uso lei come
cesso, guarda” partirono gli schizzi di piscia che finirono dritti in bocca di
Stefania che a fatica cercava di berla tutta, guardai quella umiliazione e
provai pena per la mia amica ma allo stesso tempo mi eccitai moltissimo, finita
la pisciata lui soddisfatto ordinò a Stefy di pulirgli il cazzo, le ancora in
ginocchio si avvicino e riprese a succhiargli la cappella, a quel punto lui
chiese a me: “tu sei disposta a diventare mia schiava ? ad annullarti per me e
fare tutto ciò che voglio?”, ci pensai un secondo e alla fine risposi di si, a
me è sempre piaciuto essere dominata da un vero maschio e sicuramente Massimo
lo era, io sarò sicuramente una ragazza all’antica ma ho sempre pensato che la
donna deve fare la donna e l’uomo deve fare l’uomo, credo infatti che
l’inversione dei ruoli, l’eccessiva emancipazione delle donne, il loro
acquisire sempre più potere abbia portato la donna ad essere sempre meno donna
e sempre meno femminile e l’uomo ad avere addirittura paura delle donne al
punto da trovarsi spesso meglio con persone dello stesso sesso. Massimo
allora mi ordinò: “bene se vuoi essere scopata da me mettiti in ginocchio e
implorami, supplicami!!!” io non me lo feci dire due volte, mi inginocchiai
davanti a lui con il cazzo durissimo e gli dissi: “ti prego Padrone scopami, ti
imploro, ti supplico scopami Padrone, scopami” e lo guardai, lui mi ordinò:
“baciami i piedi”, così io mi prostrai ai suoi piedi e glieli baciai, so che
può sembrare assurdo ma in quel momento era fantastico, eccitantissimo sentirsi
ed essere una delle schiave, delle puttane di un maschio come Massimo, non
vedevo l’ora che mi scopasse e finalmente arrivò il momento, mi prese per la
coda e mi fece mettere subito a 90 gradi, fu assolutamente meraviglioso, il
miglior sesso che abbia mai fatto in vita mia, concessi a Massimo cose che a
Marcello non avevo mai concesso, ovvero la penetrazione anale e l’ingoio,
facemmo sesso a tre per un’ora buona, preliminari esclusi, Massimo fece con i
nostri corpi tutto ciò che voleva senza farsi mancare assolutamente nulla e
umiliandoci continuamente, ci trattò come delle serve come delle puttane,
facendoci fare le cose più oscene e che mai avrei pensato di poter fare.
Provai
sensazioni che non avevo mai provato prima, brividi, spasmi e intensi momenti
di assoluta goduria, direi istanti di estasi, di trance, eccitazione così
estrema che risulta difficile da spiegare con semplici parole, in meno di un
giorno mi accorsi che con Marcello dal punto di vista sessuale per tutti quegli
anni avevo solo perso tempo, mi ero persa tutto ciò che Massimo era riuscito a
darmi già in pochi minuti, non mi ero mai sentita così femmina in vita mia e
cominciai a pensare a Marcello come ad un verme, un inferiore, un poveraccio
con un piccolo pisellino e senza alcuna dote.
Stefania prende il sole |
2 commenti:
e tutto falso
e tutto falso
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