venerdì 19 luglio 2013

Il mio primo Vero incontro con Massimo...



Questa non sono io, è solo una immagine del
costume che indossavo quel giorno.
Passarono circa sei giorni dalla mia conoscenza con Massimo, era il 30 Luglio e alle 19.00, mentre chattavo con alcune amiche mi chiamò Stefania al cellulare dicendomi: “Saby, domani io e Massimo andiamo a fare un giro in barca verso Procida o Ischia, ti andrebbe di venire?” io le risposi di no, non perché non mi andasse, anzi, solo non mi sentivo ancora prontissima ad andare con un altro e sapevo che se fossi andata in barca con loro sicuramente sarebbe successo qual’cosa, Stefania allora mi chiese: “perché no?, che hai da fare?, domani il negozio non è chiuso?”, io le risposi che il negozio si era chiuso ma continuai dicendogli che non mi sembrava giusto fare da terzo incomodo e che magari Massimo voleva stare un po’ solo con lei, Stefania allora mi rispose: “ma secondo te perché ti stò chiamando?, evidentemente è stato proprio Massimo che mi ha chiesto di chiamarti e mi ha anche detto che avrebbe molto piacere a passare una giornata insieme a te, quindi?”, non sapevo che fare, da un lato il preavviso era davvero breve, avrei dovuto prepararmi per essere perfetta, avrei dovuto dirlo a Marcello, dall’altro lato la voglia era tanta, Stefania intanto continuava ad insistere e a dirmi per telefono: “daiii, ti prego, ti prego, ti pregooo”, alla fine cedetti e le dissi: “va beneee!” lei era felicissima e urlò: “grazie, grazie, grazie, grazie, passo a prenderti domani mattina alle 08.00” e chiuse.
Smisi immediatamente di chattare con le mie amiche e mi fiondai in camera da letto a scegliere i vestiti da mare, il costume, gli occhiali, la borsa e tutto l’occorrente.
Io vista sott'acqua...
Alla fine scelsi; un costume da bagno 2 pezzi, per i miei amici feticisti scrivo la marca, non volendo esagerare e sembrare troppo spudorata o sguaiata scelsi un Bikini Brasiliano “Rio de Sol Preto nero con lacci”, un pareo in tulle viola chiaro e trasparente, dei sandali da spiaggia dorati e orientaleggianti della “Victoria’s Secret Collection”, cavigliera rigorosamente sulla caviglia destra, bracciali a Loop o per chi non capisce a cerchio semplici dorati su entrambi i polsi, orecchini a Loop semplici e grandi uguali ai bracciali, una collanina con un ciondolo a cuoricino che strategicamente finiva tra i seni, vari anelli e ovviamente l’anello di fidanzamento che mi ha regalato Marcello e l’immancabile catenina da mettere intorno alla vita, avevo poi deciso che mi sarei truccata in maniera molto leggera tranne le labbra sulle quali avrei messo un rossetto rosa chiaro e un lucida labbra permanente, ovvero resistente all’acqua e ai baci o alle succhiate, in oltre avrei spalmato su tutto il corpo un Burro, si chiama “Atmosfera tropicale” è alla Papaya fa parte della linea “Fruit Emotions di Greenland” lo consiglio vivamente a tutte. Dopo aver scelto cosa mettere feci un bagno in vasca, ceretta sulle gambe, crema depilatoria per le ascelle, taglio dei peli del pube rasati corti e a triangolino, le grandi labbra non avevano bisogno di attenzioni perché tempo fa ho fatto l’epilazione laser alle grandi labbra e ai capezzoli dove avvolte capita cresca qualche peletto, con l’epilazione laser ho risolto il problema alla radice. Mentre ero in vasca rincasò Marcello, venne subito in bagno a salutarmi, entrò e mi diede un bacio, si mise seduto su un angolo della vasca e mi raccontò della sua pesante giornata lavorativa, chiese a me come era andata la mia giornata, gli dissi che avevo lavorato fino alle 18.00 visto che quel giorno era il mio turno di giorno corto e poi gli dissi che mi aveva chiamato Stefania e mi aveva invitata per l’indomani sulla barca di Massimo, lui cominciò a balbettare e mi disse: “per domani Amore?” io risposi di si e lui: “ma Amore domani dovevamo andare a pranzo da mia Madre, ricordi?, lei ha fatto il compleanno 3 giorni fa ma tu eri impegnata con il lavoro e abbiamo già spostato il festeggiamento a domani” ovviamente io me ne ero completamente dimenticata e caddi letteralmente dalle nuvole, risposi a Marcello con tono seccato: “beh non mi interessa, io domani devo andare in barca con Stefy e Massimo, vacci tu da tua Madre e gli inventi una balla, digli che non mi sono sentita bene e sono rimasta a casa”, Marcello chinò la testa in avanti e a bassa voce rispose: “va bene” era visibilmente triste, rassegnato. A quel punto mi arrabbiai e gli dissi: “ascolta, non permetterti più di fare una scena simile altrimenti ti mando a quel paese” lui cominciò a dire: “noooo Amoreee, quale scena?” io risposi: “sembri un cane bastonato, triste con la testa china, ti ricordo che tutto è cominciato per tuo volere, se non sbaglio sei stato tu a chiedermi di trovare un uomo, un maschio che mi piacesse da ogni punto di vista, giusto?, o sbaglio?”, lui mi rispose: “si Amore scusami, hai ragione!” e io: “si hai ragione, ma intanto a me tocca vedere questa scena struggente, io non volevo, alla fine dopo 1000 litigi e discussioni mi sono convinta e adesso che ho trovato uno che mi piace e che stò per realizzare le tue fantasie tu ti fai vedere così, ma vaaa vaa” lui mortificato mi rispose: “Amore hai ragione, perdonami, sono un cretino, un deficiente” io continuai dicendogli: “dovresti essere felice per te e soprattutto per me, eccitato e invece…?” lui mi disse: “Noooo Amore, sono felice ed eccitatissimo credimi, sono geloso quello si, ma sono felice sia per me che per te, giuro, mi vedi così solo perché ho avuto una giornata pesante, capito Amore?, e capito?” io facevo l’offesa e lui mi diede un bacino cercando di rabbonirmi e di farmi sorridere, qualche altro bacetto e gli feci capire che lo perdonavo sorridendogli. Subito dopo Marcello iniziò ad eccitarsi al pensiero che l’indomani sarei andata in barca con Stefania e Massimo, cominciò a farmi un sacco di domande tipo, cosa farai?, farai sesso con Massimo?, farete sesso con lui entrambe tu e Stefy?, ad ogni sua domanda io rispondevo che non prevedevo il futuro e quindi non sapevo cosa sarebbe successo, poi mi chiese: “ma poi quando torni mi racconterai tutto?” e io naturalmente gli risposi di si, Marcello mi chiese: “sai già cosa metterai?” io gli risposi di si e gli dissi di andare in camera da letto a vedere, lui come un fulmine andò a vedere e poi tornò, rimase in silenzio e io gli chiesi: “allora?, ti piacciono le cose che ho scelto?” lui eccitatissimo mi rispose che gli piacevano da morire e che sarei stata un sogno con quel costume, con il pareo e con tutto il resto, io sorrisi e gli mandai un bacino col soffio. Dopo il bagno mi dedicai ai capelli rendendoli liscissimi, sembravano quasi i capelli di una orientale avevo deciso di farli legati con una coda alta l’indomani, smalto rosa chiaro mani e piedi e poi io e Marcello cenammo, dopo cena subito a letto, non ero mai andata a letto così presto in vita mia. Sveglia alle 07.00 immediatamente in bagno, trucco, acconciatura, protezione per le unghie di mani e piedi, poi costume, gioielli, borsa e via, una veloce guardata allo specchio e in quel momento ringraziai Dio per il fatto che da circa un mese prendevo il sole integrale sul balconcino di casa, comunque Stefania mi fece uno squillo e io scesi di corsa senza nemmeno salutare Marcello, in macchina c’era solo Stefania, mi disse che Massimo ci aspettava al porto, anche Stefy era arrapante, anche lei con un costumino quasi come il mio, bikini brasiliano, sandali da mare, cavigliera, bracciali, orecchini, anelli, ma a lei mancava quello di fidanzamento, collanina e catenella intorno alla vita, insomma eravamo proprio due gran belle fighe armate in quella maniera.
Questa invece sono io sullo Jet Sky
Arrivammo al porto verso le 09.00 e vidi la barca di Massimo, era davvero spettacolare, uno yacht di 19 metri, un Ferretti 560 a motore, oltre a Jet Sky, gommone, e materassini gonfiabili, Massimo ci aspettava a bordo, io e Stefy ci togliemmo i sandali e salimmo sullo yacht, Massimo era a petto nudo e con un costume a slip dal quale si capiva perfettamente quant’era dotato, ci diede il benvenuto salutandoci subito molto calorosamente abbracciandoci a se e dandoci un bacio sulla guancia ciascuna mettendoci le mani sul culo, io e Stefania ci guardammo e sorridemmo, Massimo poi mi disse: “sono veramente felice che sei venuta, avevo una gran voglia di vederti, sei bellissima e che cuore fantastico che hai” riferendosi al ciondolo a cuoricino che mi si infilava tra i seni, io gli risposi: “anche io sono molto felice che mi hai invitata e anche io avevo tanta voglia di rivederti” lui sorrise e ci offrì dello champagne ghiacciato tolse gli ormeggi e verso le 09.45 iniziammo la navigazione, io e Stefania ci andammo a sdraiare a prua, cioè sul lettone davanti mentre lui dall’alto ci guardava e guidava, poi dopo circa 40 minuti di navigazione verso il largo Massimo mise il pilota automatico e venne tra noi, si sdraiò in mezzo tra me e Stefania, io ero eccitatissima, dei brividi mi percorrevano tutto il corpo, sapevo che di li a poco sarebbe successo qual’cosa e infatti Stefania si mise su un fianco e cominciò a coccolare Massimo, massaggiandogli il petto, l’addome per poi arrivare al cazzo, Stefania lo masturbava e intanto guardava me e mi sorrideva, come per dirmi “avanti, che aspetti?” io non sapevo che fare, da un lato volevo buttarmi anche io dall’altro era come se mi sentissi imbarazzata, Stefy intanto si portò avanti, tolse il costume a Massimo e finalmente vidi il suo cazzo fantastico, mai visto un cazzo del genere, nemmeno in un film porno, era lunghissimo, poi venni a sapere che misurava 24 cm e soprattutto era grossissimo, quanto una lattina di Coca Cola, era pieno di vene gonfie e pronunciate e la cappella era perfetta, proporzionata al resto del pene, né più grossa ne più sottile, era grossa, gonfia, lucida, fantastica, semplicemente fantastica.
Sabrina si abbassò e cominciò a succhiargliela sempre guardandomi negli occhi e lui a godere come un maiale, ad un tratto lui alzò la testa, mi guardò e mi disse: “hai visto come mi succhia il cazzo la tua amichetta?, eee?”, io risposi di si e lui mi chiese godendo: “ti piace?” ancora una volta risposi di si, lui allora mi spostò il sopra del costume e mi succhiò il capezzolo con forza, io mi avvicinai per farglielo succhiare meglio e intanto con una mano iniziai timidamente ad accarezzargli l’addome, lui mi baciò in bocca in modo osceno praticamente erano delle leccate alla mia lingua, mi abbassai e presi il suo cazzo durissimo in mano masturbandolo mentre Stefy succhiava, ero troppo eccitata, non capivo più nulla cosi decisi di succhiare anche io, smisi di baciarlo e scesi giù insieme a Stefania, fu un momento fantastico, lei mi passò subito quella cappella enorme, gonfissima, bagnata della sua saliva, io la presi in bocca e la succhiai con passione e con tanto gusto mentre Stefy leccava il tronco e le palle, il sapore del cazzo di Massimo era stupendo, mentre succhiavo lo guardai, era sdraiato come un pashà con i cuscini dietro la testa e dietro la schiena, il bicchiere di champagne in mano e godeva come maiale nel fango, in quel momento mi eccitai come mai mi ero eccitata prima, mentre succhiavo quel cazzo enorme mi venne da pensare che io e Stefy ci stavamo divertendo un casino, eravamo su una barca splendida, con un maschio splendido, gli stavamo succhiando il cazzo e lo stavamo facendo godere come un pazzo con le nostre bocche e i nostri corpi e intanto il mio fidanzato, che sapeva tutto, proprio in quel momento sarà stato a casa a pensare a me immaginando quello che stavamo facendo e magari si stava anche masturbando, pensando a tutta quella situazione mi sentii una vera puttana una puttana con la p maiuscola, solo in quell’istante capii quanto poteva essere potente la mente, quanto poteva essere potente un pensiero e questo mi aiutò a capire meglio cosa intendeva Marcello quando mi diceva che a lui sarebbe bastato sapermi con un altro per eccitarsi come un pazzo. 
Stefania prende il sole
Massimo appena finì di bere il suo champagne posò il bicchiere e mise le sue mani sulle nostre teste premendole contro il suo cazzo, cominciò ad usarci e a trattarci da schiave, da puttane, cominciò a divertirsi con le nostre bocche umiliandoci come fossimo oggetti di piacere, delle specie di bambole realistiche, affondava tutto il cazzo fino alla gola o mia o di Stefy e premeva la testa verso di sé con entrambe le mani per affondarne il più possibile, addirittura arrivò a fare toccare ad entrambe con il naso i peli del suo pube, in certi momenti ci scopava letteralmente le bocche come fossero delle vagine, altre volte ci metteva guancia con guancia e infilava il cazzo prima nella mia bocca, lo usciva e lo infilava in quella di Stefania, lo usciva e di nuovo nella mia continuando così per 8 o 10 volte, ordinava a me e a Stefania di baciarci con la lingua ma con in mezzo la sua cappella, si divertiva a premerci la cappella contro le narici per farci odorare il suo cazzo, ce lo sbatteva in faccia a mo di schiaffeggio, insomma faceva con noi tutto quello che gli passava per la testa e noi lo lasciavamo fare. Ad un tratto mentre io e Stefania eravamo in ginocchio davanti a lui che succhiavamo il suo cazzo fantastico mi prese per i capelli costringendomi in pratica ad alzarmi, sempre tenendomi i capelli mi chiese arrapatissimo: “vuoi essere scopata?” io ovviamente gli risposi di si, lui allora chiese: “vedi la tua amica?, la vedi?” io risposi ancora si e lui continuò dicendo: “beh la tua amica è la mia schiava, fa qualunque cosa io gli ordini, si annulla per me, a qualunque ora è sempre disponibile, guarda adesso ti faccio vedere” le ordinò di smettere di succhiare e di rimanere in ginocchio e aprire la bocca, fece poi un passo indietro dicendomi: “guarda, adesso…per esempio ora devo pisciare e non mi va di andare in bagno così uso lei come cesso, guarda” partirono gli schizzi di piscia che finirono dritti in bocca di Stefania che a fatica cercava di berla tutta, guardai quella umiliazione e provai pena per la mia amica ma allo stesso tempo mi eccitai moltissimo, finita la pisciata lui soddisfatto ordinò a Stefy di pulirgli il cazzo, le ancora in ginocchio si avvicino e riprese a succhiargli la cappella, a quel punto lui chiese a me: “tu sei disposta a diventare mia schiava ? ad annullarti per me e fare tutto ciò che voglio?”, ci pensai un secondo e alla fine risposi di si, a me è sempre piaciuto essere dominata da un vero maschio e sicuramente Massimo lo era, io sarò sicuramente una ragazza all’antica ma ho sempre pensato che la donna deve fare la donna e l’uomo deve fare l’uomo, credo infatti che l’inversione dei ruoli, l’eccessiva emancipazione delle donne, il loro acquisire sempre più potere abbia portato la donna ad essere sempre meno donna e sempre meno femminile e l’uomo ad avere addirittura paura delle donne al punto da trovarsi spesso meglio con persone dello stesso sesso. Massimo allora mi ordinò: “bene se vuoi essere scopata da me mettiti in ginocchio e implorami, supplicami!!!” io non me lo feci dire due volte, mi inginocchiai davanti a lui con il cazzo durissimo e gli dissi: “ti prego Padrone scopami, ti imploro, ti supplico scopami Padrone, scopami” e lo guardai, lui mi ordinò: “baciami i piedi”, così io mi prostrai ai suoi piedi e glieli baciai, so che può sembrare assurdo ma in quel momento era fantastico, eccitantissimo sentirsi ed essere una delle schiave, delle puttane di un maschio come Massimo, non vedevo l’ora che mi scopasse e finalmente arrivò il momento, mi prese per la coda e mi fece mettere subito a 90 gradi, fu assolutamente meraviglioso, il miglior sesso che abbia mai fatto in vita mia, concessi a Massimo cose che a Marcello non avevo mai concesso, ovvero la penetrazione anale e l’ingoio, facemmo sesso a tre per un’ora buona, preliminari esclusi, Massimo fece con i nostri corpi tutto ciò che voleva senza farsi mancare assolutamente nulla e umiliandoci continuamente, ci trattò come delle serve come delle puttane, facendoci fare le cose più oscene e che mai avrei pensato di poter fare. 
Provai sensazioni che non avevo mai provato prima, brividi, spasmi e intensi momenti di assoluta goduria, direi istanti di estasi, di trance, eccitazione così estrema che risulta difficile da spiegare con semplici parole, in meno di un giorno mi accorsi che con Marcello dal punto di vista sessuale per tutti quegli anni avevo solo perso tempo, mi ero persa tutto ciò che Massimo era riuscito a darmi già in pochi minuti, non mi ero mai sentita così femmina in vita mia e cominciai a pensare a Marcello come ad un verme, un inferiore, un poveraccio con un piccolo pisellino e senza alcuna dote.
Finita la scopata Massimo volle che gli facessimo i massaggi, così io e Stefy ci impegnammo a farlo rilassare massaggiandogli la schiena, il collo, le gambe i glutei, dopo poco arrivammo all’isola di Procida, erano quasi le 11.00 e Massimo decise di ormeggiare, si dice, alla fonda, cioè in mezzo al golfetto della riserva naturale di Vivara, finito di ormeggiare Massimo salì sul gommoncino e andò verso il largo, io e Stefania ci sdraiammo al sole e chiacchierammo della splendida scopata appena finita e Stefy mi disse: “non hai ancora visto niente, dammi retta”, la giornata si prospettava fantastica e io volevo godermela tutta, fino all’ultima goccia.